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Nuovi parametri per le acque destinate al consumo umano: cosa cambierà per l’Italia con la nuova Direttiva Europea

L’1 febbraio 2018 è stato pubblicato un documento riguardante la proposta di modifica della direttiva europea sulla qualità delle acque destinate al consumo umano attualmente in vigore, la 98/83/CE, che quest’anno compie 20 anni.

Nel nostro paese la direttiva 98/83/CE è stata recepita con il D.Lgs 31/2001. In questi anni il progresso delle conoscenze scientifiche in ambito chimico-fisico-e tossicologico,unitamente allo sviluppo della tecnologia, che ci permette oggi di disporre di strumentazioni molto più sofisticate e sensibili nel monitoraggio di sostanze inquinanti, anche se presenti in tracce infinitesimali, ha imposto una revisione sostanziale all’attuale documento di legge, con la cancellazione di molti parametri, considerati inutili dal punto di vista sanitario, e l’introduzione di altri nuovi,importanti alla luce delle più recenti conoscenze scientifiche.
La revisione del documento comporterà sforzi notevoli di adeguamento a tutti i livelli della filiera riguardante l’acqua destinata al consumo umano, dal trattamento e distribuzione, alle analisi di laboratorio, sino ai dispositivi filtranti per il trattamento dell’acqua che potranno essere utilizzati al punto d’uso. Il documento proposto dall’Europa prevede sostanziali modifiche alla legge attualmente in vigore, tra le quali la più rilevante riguarda appunto l’intervento sui parametri. Di seguito riportiamo, in estrema sintesi,il quadro generale delle modifiche proposte ai parametri di potabilità.
Parametri microbiologici sparisce la distinzione per le acque confezionate e per tutte le acque destinate al consumo umano i parametri microbiologici proposti sono i seguenti:

 

PARAMETROVALORI
Clostridium perfringens spore0/100 ml
Batteri coliformi0/100 ml
Enterococchi0/100 ml
E.Coli0/100 ml
Eterotrofi 22°CSenza variazioni anomale
Colifagi0/100 ml

 

Oltre all’introduzione di specie diverse, particolare attenzione va posta al parametro “Batteri coliformi”, che passa da parametro indicatore a microbiologico. Per questo parametro l’Italia ha chiesto delle modifiche ritenendo la condizione proposta eccessivamente penalizzante e difficile da raggiungere.

Parametri indicatori di radioattività

Tutto l’elenco dei parametri indicatori è stato eliminato in quanto trattasi di elementi che non impattano direttamente sulla salute umana e per questo motivo valutati oggi di scarso interesse sanitario. Analogo discorso per i parametri di radioattività, che vengono eliminati in quanto per loro esiste un decreto specifico (/DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 28/).

Parametri chimici

L’elenco dei parametri chimici è stato pesantemente modificato, a causa della:

  • Eliminazione di parametri esistenti: benzene, cianuri, 1,2 dicloroetano, mercurio, IPA
  • Modifica dei valori dei parametri esistenti: cromo e piombo(abbassamento valori),
    antimonio, boro, selenio (innalzamento valori)
  • Introduzione di nuovi parametri: cloriti e clorati, PFAS, disruptori endocrini (bisfenolo A, nonylfenolo, beta-estradiolo), acidi aloacetici, microcistine, uranio.

Cosa comporterà l’avvento della nuova normativa al mondo del trattamento dell’acqua potabile?

Le modifiche ai valori di parametro e la possibile eliminazione del provvedimento di deroga richiederà un grande sforzo da parte dei gestori d’acquedotto, con differenti tempistiche previste per i piccoli e i grandi impianti, per garantire l’erogazione dell’acqua in conformità con le nuove disposizioni di legge. Tali aggiornamenti coinvolgeranno le strutture impiantistiche ed i laboratori di analisi, ma anche il mondo del trattamento dell’acqua al punto d’uso verrà coinvolto. Il controllo di nuovi parametri potrà introdurre al punto d’uso l’installazione di elementi filtranti ad azione specifica, un aspetto che acquisirà particolare rilevanza se dovesse essere confermata l’abolizione del permesso di deroga ai parametri che superano il limite di legge, ma anche in ambito domestico dove il sistema di distribuzione interno all’edificio può rappresentare una fonte di peggioramento dei parametri *legionella e piombo*, che sono quindi introdotti con valori limite specifici.